È stato da poco completato e reso a tutti gli effetti operativo il nuovo Ferrero Technical Center ad Alba (CU), un prestigioso esempio di architettura bioclimatica che integra alla perfezione i concetti di slow architecture e funzioni industriali.
Il progetto, firmato dal team Frigerio Design Group, è un esempio di architettura bioclimatica unico nel suo genere, in grado di rispondere ai principi della manifattura 4.0. tradotto, significa che l’edificio è stato pensato nel tentativo di ottenere una produzione automatizzata ed interconnessa parallelamente ad una reciprocità tra uomo e macchina in relazione con l’ecosistema di appartenenza. Il design dell’edificio nasce dall’esigenza di interconnettere tra loro le attività di progettazione dei nuovi impianti con l’officina all’interno della quale essi vengono preassemblati. L’obiettivo era quello di ottenere una struttura in grado di nascondere a proprio interno il caos, tipico della fabbrica tradizionale, a favore di un’architettura semplice, lineare in grado di fondersi perfettamente con l’ambiente naturale in cui è costruita.
Il fatto che la struttura architettonica dell’edificio sia bioclimatica significa che segue i principi della slow architecture di cui sempre più studi di architettura cercano di abbracciare i principi, in un’ottica di sostenibilità ambientale. In sostanza si tratta di un edificio in grado di massimizzare gli apporti passivi di luce e di limitare l’utilizzo delle risorse abbattendo l’impiego di energia, al punto da essere definito un Nearly Zero Energy Building.
L’idea di principio è quella di progettare e realizzare edifici in grado di durare nel tempo, senza però pesare sul contesto naturale in cui si trovano grazie ad una ridotta impronta ecologica. Nel caso specifico del Ferrero technical Center la sfida era decisamente di alto livello: riuscire a fondere una struttura imponente e moderna in un contesto ambientale e paesaggistico come quello delle Langhe (Patrimonio Mondiale Unesco).
L’ispirazione per il progetto trae le sue origini proprio dal territorio su cui sorge, con colori caldi e geometrie astratte che ben si fondono con il paesaggio autunnale. È stato svolto un lavoro altrettanto attento anche per quanto riguarda la scelta dei materiali utilizzati. Nello specifico per i piani inferiori in cui sorgono le officine si è optato per materiali più opachi, in modo da nasconderle alla vista. Mentre per i piani superiori, dove sono ospitati gli uffici, si è optato per l’utilizzo di vetri trasparenti e in grado di massimizzare l’apporto luminoso
La struttura vanta una metratura complessiva di 12.700 mq in grado di ospitare un totale di 200 dipendenti.
L’edificio di tre piani si sviluppa partendo dal basso con un enorme atrio interamente vetrato da cui parte un’imponente scala che collega gli altri piani tra di loro. La struttura è coperta da un tetto aggettante e un porticato con frangisole realizzato con pale a sezione ellittica che proteggono le vetrate degli uffici dai raggi del sole.
A livello tecnico l’impianto fotovoltaico in copertura garantisce una produzione di circa 300kW di picco, mentre la ventilazione naturale è assicurata dalle aperture poste rispettivamente sui due lati della facciata. La climatizzazione degli uffici avviene grazie ad un sistema radiante a soffitto che funziona a 40° anziché con i canonici 70°C, svolgendo allo stesso tempo una funzione fonoassorbente. Le emissioni di anidride carbonica sono ridotte al minimo e l’impatto ambientale è ridotto al minimo grazie alla scelta di utilizzare per la sua fabbricazione materiali prefabbricati ed assemblati prevalentemente a secco.
Oltre alla scelta dei colori che, come detto, tendono a sposarsi col paesaggio autunnale langarolo, sono stati inseriti all’interno dell’edificio ben sei “giardini volanti”. Questa scelta serve a legare ulteriormente l’edificio all’ambiente esterno creando una sorta di continuum con la natura circostante. Allo stesso tempo queste aree verdi interne consentono di massimizzare il beneficio bioclimatico acustico ed estetico assicurando delle zone relax per i dipendenti che si ritroveranno a poter trascorrere i momenti di pausa in aree verdi circondati dalla natura.
Che Ferrero sia da sempre una realtà aziendale italiana all’avanguardia e invidiata da tutti è un fatto ormai noto e consolidato. Non stupisce, infatti, che sia proprio questa azienda a proporre un concetto di edificio in grado di mescolarsi così bene con il paesaggio circostante riuscendo anche ad avere un impatto ambientale bassissimo. Un esempio di architettura da cui prendere spunto e da replicare.