Un occhio alla sostenibilità ambientale: alcuni esempi di edifici green in Italia

Sostenibilità, sviluppo e basso impatto ambientale: la risposta green di alcune opere architettoniche innovative in Italia

La direzione che il mondo, o almeno una parte di esso, sta tentando di prendere è sicuramente orientata ad un’economia ad uno stile di vita più verde.
L’obiettivo è quello di affrontare il cambiamento climatico adottando politiche che mettono al centro del loro interesse quello per la salvaguardia del pianeta. La sostenibilità ambientale in Italia per il mondo immobiliare è fondamentale: ognuno nel suo piccolo sta quindi cercando di allinearsi a queste politiche in un’ottica di miglioramento della qualità della vita per noi e per le generazioni future.

La realizzazione di immobili sostenibili che strizzino l’occhio a questo nuovo trend è in forte crescita e vede in Italia un terreno fertile in cui seminare alcuni progetti unici ed interessanti. Scelte etiche e innovative come l’utilizzo di materiali naturali, riciclati e loro volta riciclabili in ottica di un’efficienza energetica che consenta un minore impatto ambientale sono solo alcune delle strategie messe in atto per la realizzazione di queste opere architettoniche.

L’insieme di questi elementi permette all’edificio di essere definito sostenibile e, in ottica di una più generale sostenibilità urbana , si cerca proprio di creare strutture in grado di gestire correttamente il proprio clima interno. In Italia, come detto, sono diversi gli edifici a energia che rasenta lo zero, strutture al contempo energeticamente efficienti ed esteticamente quasi futuristiche; ideati per offrire un impatto ambientale rasente lo zero, ma un impatto visivo decisamente notevole.

Sostenibilità ambientale Italia: alcuni esempi

Stando a quanto riportato su AD Italia, Milano è la città italiana che appare nelle prime cinque posizioni della lista delle città che vantano il numero più elevato di edifici sostenibili in Europa.

L’edificio simbolo, ormai entrato nell’immaginario collettivo per la sua imponenza e per la sua unicità è sicuramente immaginario il Bosco Verticale.
Sono passati già otto anni da quando l’idea dell’architetto Stefano Boeri ha visto prendere forma in quella che è certamente una delle opere architettoniche più suggestive dello skyline milanese. L’idea di partenza è stata quella di realizzare un vero e proprio bosco che però si sviluppasse in altezza e non in larghezza; il risultato finale rispecchia perfettamente il progetto iniziale. Sono presenti ben 21000 piante di cui 800 alberi, 15000 piante perenni e tappezzanti e 5000 arbusti.
La presenza delle piante oltre a rendere l’impatto visivo, ovviamente, mozzafiato, consente di ridurre la quantità di anidride carbonica e polveri sottili presenti nell’aria consentendo, nel corso degli anni, di ripopolare la fauna locale con volatili e farfalle che prima non erano presenti.

Figura 1: immagine dal sito www.cottodestate.it

Restando nella capitale italiana della moda, un secondo esempio degno di nota è certamente la Torre Unipol. In via Melchiorre Gioia si erge questa imponente torre di 125 metri dalla forma ellittica ideata e progettata dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects. Il progetto, iniziato nel 2017 dovrebbe vedere la conclusione della sua realizzazione entro il 2023. La particolarità “green” di quest’opera architettonica sta nel fatto che sfrutterà la sua esposizione per ricavare l’energia sufficiente ad autoalimentarsi.

Figura 2: immagine dal sito www.nordesteconomia.gelocal.it

Milano non si trova certamente nella top five delle città con più edifici sostenibili d’Europa per caso; infatti, la terza opera architettonica da segnalare è il nuovo e innovativo business district di Convivio. Si tratta di una massiccia opera volta a riqualificare quella che era l’ormai ex Fonderia Vedani che vede la costruzione di tre edifici che, ad oggi, sono le sedi di grandi multinazionali come Aon e NTT Data e di uno spiazzo aperto al pubblico intitolato a Fernando Pivano. 

L’opera ha l’obiettivo, come detto, di riqualificare la zona e di portare nuovi spazi verdi con diverse proposte retail per il pubblico. Il nuovo distretto prende il nome di The Signe il progetto è seguito da Progetto CMR ed entro il 2024 ad ospitare il nuovo headquarter di L’Oréal Italia.

Figura 3: immagine dal sito www.theplan.it

Cambiano regione, ma restando sul territorio italiano, è da segnalare un’altra opera architettonica dal cuore verde. Stiamo parlando del Kindergarten (parola tedesca che indica la scuola d’infanzia) costruito nel cuore di Guastella, un piccolo paese poco distante da Reggio Emilia. Lo spazio attorno all’asilo è stato pensato e progettato dallo studio di architettura MCA guidato da Mario Cucinella, per stimolare l’interazione dei bambini con finalità pedagogiche.

La scelta dei materiali utilizzati per la realizzazione è stata fatta con attenzione, selezionando unicamente quelli a più basso impatto ambientale, riciclati o naturali (eccezion fatta per le fondamenta in cemento armato). La struttura è realizzata in legno lamellare e l’isolamento è garantito da telai in legno e il sistema di raccolta dell’acqua piovana e l’installazione di un impianto fotovoltaico permettono la riduzione energetica della scuola. Al momento l’asilo ospita 120 bambini di un’età compresa tra gli 0 ei 3 anni.

Figura 4: immagine dal sito www.archdaily.com

Restando in Emilia-Romagna, a Cesena erge una multiresidenza, composta da otto unità immobiliari, che per merito degli accorgimenti di design sono in grado di ridurre al minimo l’energia necessaria per il riscaldamento e il raffreddamento; questa “intelligenza” conferisce loro i requisiti per il rispetto dello standard “casa passiva” (questo particolare criterio valutativo nato nel 1996 dall’Istituto Passivhaus di Marmstadt in Germania).

Fiorita Passive House, la prima struttura di casa passiva in Italia realizzata dagli architetti Stefano Piraccini e Margherita Potente, è costituita da una struttura in legno Xlam, utilizzando il sistema costruttivo a secco in grado di garantire prestazioni energetiche elevate e tempi di realizzazione inferiori alla media . Nonostante le pareti più sottili, rispetto ad altre abitazioni, il risparmio energetico garantito è del 90% grazie all’isolamento.

Figura 5: immagine dal sito www.piraccinipotentearchitettura.com

Per concludere questo viaggio tra gli edifici più eco-sostenibili d’Italia è obbligatorio fare tappa in Veneto per raccontare di due soluzioni architettoniche decisamente green: il Campus Lago.

 

La prima si trova in provincia di Padova, più precisamente a Villa del Conte, dove l’azienda LAGO ha dato vita ad un campus. Con l’aiuto di Zaettastudio, artefice della struttura in legno ideata per supportare enormi finestre e una protezione solare – composta da 58 strisce colorate in onore delle opere pittoriche del tedesco Gerhard Richer – l’edificio è il più grande tra quelli già citati.

 

La sua vocazione sostenibile è data poi dalla presenza di un sistema di energia geotermica, un sistema di ventilazione che ricava l’aria dal vento naturale, l’installazione di quattro colonnine per auto elettriche e un sistema di stoccaggio dei rifiuti all’avanguardia.

 

L’edificio, composto da sette spazi comprende una zona logistica, un’osteria, un giardino, un’oasi, una fabbrica e la zona dedicata agli uffici.

Figura 6: immagine dal sito www.lago.it

Il secondo caso made in Veneto è situato nella città di Treviso e si tratta della Biocasa_82, la prima residenza privata in Europa a cui è stata conferita la prestigiosa targa LEED Platinum conferita a edifici che si distinguono per la loro capacità di risparmio energetico. La residenza è stata ideata, progettata e realizzata dall’architetto Rosario Picciotto, per l’amministratore delegato di Diadora. L’edificio è realizzato per il 99% da materiali riciclati ed è fornito di un sistema in grado di raccogliere il 100% dell’acqua piovana ed è in grado di emettere il 60% in meno di emissioni rispetto agli edifici tradizionali. Non mancano immense finestre in grado di catturare la massima quantità di luce possibile e non mancano certo i pannelli solari dai quali proviene l’energia.

Figura 7: immagine dal sito www.divisare.com

 

 

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