La storica stazione ferroviaria di Torino Porta Susa, in Piazza XVIII Dicembre, sarà soggetta ad una trasformazione significativa che cambierà la sua destinazione d’uso da stazione ferroviaria a Hotel.
Più nello specifico, il progetto pare preveda che, a lavori ultimati, sarà data vita ad un Boutique Hotel per “millennials”. Sembra essere proprio questo l’obiettivo della società holding Vastint Hospitality Italy– che, tra le altre, controlla anche il marchio svedese Ikea – la quale ha acquistato l’immobile per circa 6,4 milioni di euro da Sistemi Urbani (RFI) e che per il compimento del progetto ha previsto una spesa di ristrutturazione di circa 18 milioni di euro.
Boutique Hotel Porta Susa:
Il nuovo progetto, nato dalla mente dell’architetto torinese Norberto Vairano , pare essere orientato nella direzione di recuperare e dare nuova vita all’edificio storico; esso vedrà la realizzazione di una reception al pian terreno, la hall e un ristorante sviluppato su due livelli, mentre al piano superiore sarà presente un lounge bar aperto al pubblico con spazi dedicati al ricevimento di ospiti per convegni ed eventi .
L’ hotel a quattro stelle avrà un totale di 203 camere che saranno ubicate in un edificio di nuova costruzione posto alla destra della vecchia stazione ferroviariae comunicherà con esso seguendo il progetto messo a punto dallo studio milanese Lombardini 22.
Come raccontato da Antonino Iaria, ex assessore all’Urbanistica del Comune di Torino intervistato dal Sole 24 Ore, il fabbricato si ergerà per un totale di 7 piani fuori terra con una struttura in legno e acciaio e, volendo rispettare i valori di eco-sostenibilità e riciclo che contraddistinguono lo studio L22, la struttura verrà pre-assemblata in stabilimento, in modo da provocare il minore impatto possibile a livello ambientale e per rendere la posa in opera più rapida.
La catena Moxy Hotel, ormai presente con le sue strutture ricettive in molte città europee ed italiane, ha da tempo optato per un utilizzo delle stesse tecnologie costruttive già adoperate per la realizzazione delle altre opere architettoniche. Tali accorgimenti prevedono l’utilizzo di legno certificato PEFC (Program for the Endorsement of Forest Certification) che, combinato con altri materiali, permetterà di raggiungere gli standard necessari all’ottenimento della certificazione Leed Platinum.
Con l’obiettivo di rendere coerente l’opera con l’idea green ed eco-sostenibile , nell’area che si connette al tunnel vetrato della nuova stazione ferroviaria di Porta Susa , nascerà uno spiazzo verde che ospiterà il grande dehors dell’Hotel.
Il complesso Boutique Hotel Porta Susa prenderà il nome di “Scalo 1856” – per rendere omaggio all’anno di nascita della stazione storica – e si estenderà per un’area complessiva superiore agli 8000 mq. La proprietà ha, inoltre, acquistato il mezzanino (un’infrastruttura interrata usata come galleria di servizio durante i lavori per l’alta velocità), destinato a diventare un parcheggio pubblico.
Figura 1: immagine dal sito www.skyscrapercity.com
La costruzione di questo hotel andrà ad ampliare il ventaglio di strutture facenti parte della cosiddetta “Spina 2”, che negli ultimi 30 anni ha rappresentato un terreno fertile per il rinnovamento della zona grazie alla costruzione di altre grandi opere edilizie come il grattacielo Intesa Sanpaolo di RPBW e le Officine Grandi Riparazioni.
Le previsioni iniziali per il termine dei lavori vedevano il 2022 come anno della conclusione, ma a causa di alcuni ritardi in parte legati alla pandemia, per vedere sorgere l’enorme complesso in progetto, i torinesi dovranno attendere ancora qualche anno.